17
Nov
2022
Casi ed esempi di correlazioni spurie, senza causa-effetto
Interessante Tweet del nostro Claudio Baccianti, che scopre il vero meccanismo che spiega alcuni fondamentali economici europei:
What if the key to Euro area economic convergence is olive oil consumption? Below a wonderful inverted-U relationship with human capital.@TylerVigen @nonpercaso pic.twitter.com/M6RdYxtMwm
— Claudio Baccianti (@c_bakkian) October 26, 2018
Riceviamo via Twitter e volentieri pubblichiamo la correlazione del Sig. Ernesto:
Il problema delle Banche Italiane viene da lontano, dal Nebraska. Il ns. centro studi ha stabilito, senza ombra di dubbio alcuno, che i crediti inesigibili negli istituti italiani aumentano al diminuire delle case sfitte in Nebraska. BASTA GARCONNIERE NEGLI USA! SPORCACCIONI!!!!
Il tema è caldo, riguarda l’annoso problema della produttività italiana (TFP). Il dibattito si scalda soprattuto quando si parla di regimi monetari, di adesione all’area Euro e ai trattati che richiedono una forma di coordinamento a livello Europeo.
Ebbene, la scoperta che mi porterà al Nobel per l’Economia in tempi brevissimi. Come mostrato irrevocabilmente dal seguente grafico: non è stato l’Euro, ma le Alci norvegesi.
In Norvegia, decine di migliaia di alci vengono investite a causa della loro imprudenza nell’attraversare le strade.
https://twitter.com/liukzilla/status/843166587679051777
Il numero degli abbattimenti ha degli effetti incredibili sulla produttività del lavoro degli italiani, in particolare del manifatturiero. Gli accademici sono divisi: per alcuni attraverso il meccanismo di trasmissione delle scie chimiche; per altri, più empirici, l’effetto di spinta risiede nel riutilizzo di materiali quasi magici provenienti dalle corna delle alci stesse.
In ogni caso, a prescindere dalla ragione, è incontrovertibile: maggiore è il numero di alci vengono abbattute, più elevata risulta la produttività in Italia.
E’ un caso? non creto.
In un report “ufficiale” di Mediobanca troviamo questo grafico, il quale pretenderebbe di dimostrare l’esistenza di un effetto negativo dell’Euro sulla produttività dell’economia italiana. Il report è stato ripreso da un quotidiano nazionale come notizia-bomba che, secondo il quotidiano, sancirebbe la convenienza di un’immediata uscita dell’Italia dall’euro, per sanare il debito e guarire da quasi tutte le malattie conosciute,
Ma una simile interpretazione del grafico è davvero credibile?
I nostri gufi si sono messi all’opera per trovare un’altra spiegazione, ben più subdola e sfuggente. E l’hanno trovata!!!
Non è l’euro a determinare l’improvvisa stagnazione della produttività. Non ci crederete, ma la correlazione più spettacolare è quella che vi mostriamo in (quasi) esclusiva!
Chiedetevi perché le multinazionali, i centri studi, i think thank, Wikileaks e il Bilderberg vi tengono nascosta questa verità? la produttività ha smesso di crescere da quando Al Bano e Romina Power hanno smesso di pubblicare album.
CERTO NON PUÒ ESSERE UN CASO!!!1!
Che dire… nostalgia canaglia!
Abbiamo scoperto il colpevole: non è l’euro ad averci fatto cadere nel prodotto interno lordo, non quadra, il PIL è salito alle stelle da quando è stata introdotta la moneta unica europea.
No, il colpevole è da ricercarsi in altre cause: cos’è successo nel 2008? Suggerimento: ha a che fare con un noto social network.